REDAZIONE PIANO GESTIONE SOLVENTI
Emissioni di composti

In ottemperanza al DM 44/2004 e successiva DELIBERAZIONE della GIUNTA REGIONALE 23 DICEMBRE 2004 – N. 7/20138, il legislatore ha voluto introdurre una procedura con la finalità di ridurre gli effetti diretti ed indiretti per la salute umana delle emissioni di composti organici volatili (COV) in ambiente.

Il COV è qualsiasi sostanza contenente l’elemento carbonio (organico) e uno o più dei seguenti elementi: idrogeno, alogeni (bromo, cloro, iodio, fluoro), ossigeno, zolfo, fosforo, silicio, azoto.

La definizione di volatile è determinata dalle proprietà fisiche del composto, che si modificano a seguito di variazioni sia di temperature che di pressioni, determinandone quindi una modifica dello stato fisico, da solido/liquido a gassoso.

In seguito all’entrata in vigore di questa legislazione tutti gli impianti per il lavaggio a secco che utilizzano solventi clorurati devono essere autorizzati.

Adempimenti obbligatori

Fra gli adempimenti obbligatori la compilazione del piano di gestione dei solventi con cadenza annuale. Il piano di gestione dei solventi (PGS) è il documento comprovante la conformità delle emissioni totali entro i valori consentiti.

La tenuta del piano di gestione dei solventi prevede di annotare le giacenze di solvente, gli acquisti di solvente fresco, i quantitativi di merce lavata e di rifiuti prodotti; all’atto della sua compilazione si ricavano attraverso una serie di calcoli i consumi annui su base di ogni Kg di merce asciutta lavata.

Il valore limite ammesso è pari ad un consumo di 20gr per Kg di merce asciutta lavata.

Per poter effettuare la compilazione del piano di gestione dei solventi è necessario tenere traccia delle movimentazioni significative durante l’anno di esercizio.

In particolare, le voci che il gestore dell’impianto di lavaggio a secco deve annotare sono:

  • Giacenza complessiva di solvente all’inizio dell’anno d’esercizio (intesa come somma della capacità di tutti i serbatoi dell’impianto e di eventuali scorte a magazzino);
  • Quantità giornaliera di merce asciutta trattata con l’impianto al fine di compilare il rapporto mensile di merce trattata. (Il rapporto giornaliero è facoltativo, il rapporto mensile deve essere conservato in allegato al piano di gestione dei solventi);
  • Acquisti di solvente nell’anno di esercizio;
  • Produzione di rifiuto (fanghi e rifiuti solidi) nell’anno di esercizio;
  • Giacenza complessiva di solvente alla fine dell’anno di esercizio.

A fronte quindi di questi dati raccolti, è possibile stilare il Piano Gestione Solvente, e quindi ottemperare alla normativa sulle emissioni di composti organici volatili (COV).

ARC Ambiente supporta i propri clienti per la redazione a norma di legge del Piano Gestione Solvente, tramite il proprio servizio di consulenza dedicato.

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